
Quando in Sicilia vuoi offendere qualcuno puoi dire di tutto e di più, ma non devi mai utilizzare una determinata parola…suppongo sappiate a quale mi riferisco.
Nello stesso istante in cui un siciliano si sente dire cornuto o si vede davanti qualcuno che solleva la mano con indice e mignolo alzati, si assiste ad un evento da non perdere: la trasformazione di un uomo.
Avete presente l’incredibile Hulk? Stessa cosa!
Le vene iniziano a gonfiare, le narici si allargano, le labbra si distorcono, nel viso appare tutto lo splendore del tecnicolor e dalla bocca iniziano ad uscire parole indecifrabili che non risparmiano le prime, le seconde e le terze generazioni di chi l’ha offeso.
Ebbene si, la parola Cornuto per il siciliano è una grande offesa.
Il valore offensivo di questa parola è di origine medievale, prima di allora, soprattutto in età romana, il cornuto era colui che rappresentava forza e potenza. Spesso i nomi romani venivano accostati a questo aggettivo. Anticamente erano addirittura un ornamento prestigioso. Gli dei venivano raffigurati con le corna. Anche il Mosè di Michelangelo è rappresentato con le corna.
La variazione di significato e la divulgazione in tutta Europa e in tutto il mondo si è avuta grazie alle truppe siciliane che Guglielmo II (detto il buono) inviò a Costantinopoli contro l’imperatore bizantino Andronico I Comneno.
L’imperatore Andronico era una persona molto cattiva e perfida. Uccise l’imperatore Alessio II di cui era tutore, e, salito al potere pretendeva di fare tutto ciò che desiderava. Era un dongiovanni e possedeva le donne con violenza senza badare se fossero o meno sposate. Quando possedeva una donna sposata faceva incarcerare o picchiare il marito e faceva apporre all’ingresso dei loro palazzi teste di cervi o comunque animali con le corna. Questo per mostrare la propria potenza e il trionfo. Proprio per questo motivo nacque l’espressione “fare le corna”, quindi i mariti “traditi” venivano chiamati cornuti.
Ritornando ai siciliani, quando nel 1185 andarono a Costantinopoli e videro questi trofei appesi nei palazzi nobiliari, capirono il motivo dell’espressione cornuto e quando rimpatriarono divulgarono questa curiosità alquanto singolare.
Tempo fa sentivo dire che a Palermo ci si offende per delega. Spesso si sente dire: va dicci curnutu a tò pà. Forse in questo caso è meno pesante?
2 commenti:
Bellissimo...finalmente ne so l'origine..emozionante sapere della mia Sicilia dalla triste Milano
Hai soddisfatto una curiosità che ho da tempo immemore. Complimenti.
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