
Ognuno di noi, nel proprio intimo, oltre ad avere il famoso fanciullino pascoliano, possede il Giufà siciliano :-)
Giufà o Giucà per alcuni, nella tradizione popolare è uno dei personaggi più conosciuti e più divertenti.
E’ un ragazzino ingenuo, sciocco, un po’ sfortunato. Molte vicende sono vere, anche se possono sembrarci paradossali.
Ricordo che quando ero piccola e mi mettevo lo zaino sulle spalle per andare a scuola, ma anche adesso, quando prendo della roba pesante, mia madre mi dice sempre “Giufà si carricà” :-)
Ed io rido automaticamente!
La storia che segue me l’ha raccontata Caterina, un’amica della pagina “Sicilia” e nuova amica “feisbucchiana”
Un giorno la mamma di Giufà, uscendo disse:- Giufà io sto uscendo. Fra un po' metti due ceci in pentola, in modo che quando torno siano pronti per mangiare.
Giufà fece quello che la madre gli aveva chiesto di fare. Quando la madre tornò a casa vide che la pentola dell'acqua era sul fuoco che bolliva. Ma, alzando il coperchio, non vide nessun legume dentro l'acqua.
- Giufà, figlio sventurato, - disse - ma non ti avevo detto di mettere i ceci in pentola?
- Così ho fatto mamma
- Ma come? Non vedi che non c'è niente?
- Non ho colpa mamma. Anzi io ho fatto meglio di come mi avevi detto. Invece di due ceci in pentola ne ho messi tre. Poi per controllare la cottura, ne ho assaggiato uno, per vedere se era giusto di sale ne ho assaggiato un altro e per vedere se fosse ancora duro ho assaggiato l'ultimo. Per questo motivo non ne sono rimasti.
La mamma di Giufà, senza dire altro, prese un cucchiaio di legno e iniziò a dargliele di santa ragione :-)
Giufà o Giucà per alcuni, nella tradizione popolare è uno dei personaggi più conosciuti e più divertenti.
E’ un ragazzino ingenuo, sciocco, un po’ sfortunato. Molte vicende sono vere, anche se possono sembrarci paradossali.
Ricordo che quando ero piccola e mi mettevo lo zaino sulle spalle per andare a scuola, ma anche adesso, quando prendo della roba pesante, mia madre mi dice sempre “Giufà si carricà” :-)
Ed io rido automaticamente!
La storia che segue me l’ha raccontata Caterina, un’amica della pagina “Sicilia” e nuova amica “feisbucchiana”
Un giorno la mamma di Giufà, uscendo disse:- Giufà io sto uscendo. Fra un po' metti due ceci in pentola, in modo che quando torno siano pronti per mangiare.
Giufà fece quello che la madre gli aveva chiesto di fare. Quando la madre tornò a casa vide che la pentola dell'acqua era sul fuoco che bolliva. Ma, alzando il coperchio, non vide nessun legume dentro l'acqua.
- Giufà, figlio sventurato, - disse - ma non ti avevo detto di mettere i ceci in pentola?
- Così ho fatto mamma
- Ma come? Non vedi che non c'è niente?
- Non ho colpa mamma. Anzi io ho fatto meglio di come mi avevi detto. Invece di due ceci in pentola ne ho messi tre. Poi per controllare la cottura, ne ho assaggiato uno, per vedere se era giusto di sale ne ho assaggiato un altro e per vedere se fosse ancora duro ho assaggiato l'ultimo. Per questo motivo non ne sono rimasti.
La mamma di Giufà, senza dire altro, prese un cucchiaio di legno e iniziò a dargliele di santa ragione :-)
1 commento:
c'è una vicenda analoga nel film "Bertoldo Bertoldino e Cacasenno"
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